Rivoluzionario bolscevico russo. Fu tra i fondatori dell'Unione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche. La sua opera sulla
Educazione
comunista è stata un testo fondamentale per la preparazione della
gioventù sovietica. Nato in una famiglia di contadini poveri,
cominciò a lavorare, quattordicenne, come bracciante agricolo, quindi
operaio a Pietroburgo nelle officine Putilov. Entrò nel 1898 nel Partito
operaio socialdemocratico russo. Fu delegato ai congressi di Stoccolma e di
Praga. Membro della frazione bolscevica alla Duma, fu arrestato nel 1916 per la
quattordicesima volta. Dopo l'ottobre 1917 fu eletto sindaco di Pietrogrado, e
nel 1919, alla morte di Sverdlov, presidente del presidium del Soviet supremo
dell'URSS, carica che mantenne fino al 1946, quando si dimise per ragioni di
salute. Pochi mesi dopo morì. Fu assai popolare per la sua straordinaria
capacità di mantenere i contatti con le masse, e fu uno strenuo difensore
della funzione dei soviet (Verchujaja Traica, Tver' 1875 - Mosca 1946).